lunedì 4 ottobre 2010

Por-tell-how!

Da quando la mia vista è crollata, ci sono mille situazioni divertentissime che sto vivendo per la prima volta. Precisiamo, non sono cieco, ma ho perso un sacco di vista da lontano, del tipo che prima vedevo benissimo tutto, e oggi vedo benissimo cose, che però, non sono nemmeno lontanamente come io le vedo! Contorto no? Morale della favola, tutte le donne oltre i 15 passi sono belle e tutte quelle oltre i 30 passi sono "eporcamiseriachièstastragnocca!". Lo definirei un ottimismo prospettico di disperazione rimandata. Giro alla larga. Ci sono molti momenti in cui ad un uomo per consolarsi bere non basta, non basta nemmeno drogarsi, o chiamare la donnina di turno salvata nel cellulare con mille asterischi. In quei momenti io prendo la bicicletta, inforco l'i-pod, e vado a pedalare vicino a psicologia! Se poi riesco a tenermi alla giusta distanza, posso perfino arrivare al punto di telefonare ad un amico annunciando un'improvvisa festa di modelle al portello! Eppure c'è sempre un ponte in cui mi verrebbe solo da fare silenzio, un ponte in cui una volta sentii forte la presenza di qualcuno che non c'era più, ma di cui stavo ascoltando la storia. Non ho il diritto di far miei i morti degli altri, però ricordo che su alcuni gradini, sentii il mio corpo strusciare il sangue con la parete delle vene...
Al portello, sotto la neve, mi innamorai di Padova e di una stupida. Al portello me ne sono successe abbastanza da sentire che con quel posto ho un conto in sospeso troppo alto. Io e il portello non possiamo essere amici. Ed è inutile che mi abbracci dicendomi di sentirsi ancora mio, perchè non farà altro che bagnarmi la spalla, e farmo sentire colpevole di non averlo fatto saltare in aria.
Lo guardo da lontano allora, così mi rimane più bello e adorabilmente popolato da qualcosa in cui io non sono. Aspettanto di perdere vista da vicino mi giro e vado via.
Ma quante lacrime ci vogliono per non vedere più da vicino?

2 commenti:

  1. Mi piace pensare che la vita di ognuno di noi sia paragonabile ad un album...ognuno ha il suo genere...ognuno la sua durata...ognuno il suo ritmo!e c'è chi ha anche una traccia nascosta...magari la più bella...ma ci vuole tempo per arrivarci,pazienza...in alcuni album devi aspettare anche 10 tracce vuote per arrivarci,o dieci minuti di silenzio...ma non è silenzio,è non-musica che serve a farti apprezzare la musica...se no non sentiresti la differenza!esci dalla tua non-musica e ritrova la tua traccia nascosta Mattia!puoi contare su molte persone di fianco a te che magari la loro traccia l'hanno già trovata! E.V.

    RispondiElimina
  2. Non bastano tutte le lacrime di questa terra se uno "non vuole" vedere. Bastano un paio di occhi lucidici per chi ha voglia di mettersi in gioco. E' sempre dannatamente tutto relativo! Ciao e grazie di esser passato sul mio lido ;)

    RispondiElimina