sabato 12 febbraio 2011

CONVERSANDO IN AFRICA

"Bella la maglia! Milan! Schevchenko!"

sorride

"nome?"

"il mio nome è Domingos" detto tutto scandito bene, come se a parlare fosse una macchina da scrivere.

"parli italiano! Complimenti"

"un piccolino, ma capisce. Italiano spagnolo e portoghese."

"dove hai imparato?"

"con volontari. ascolto volontari parlare"

"Bravissimo!" Con gli occhi pieni di stima. "quanti anni hai?"

"dicia seite" dice vergognandosi un po' di tutta la mia ammirazione.

17 anni, mai vissuto fuori da questo villaggio e parla 3 lingue... "E' il tuo cane quello?"

"si!" dice lui orgoglioso.

"come si chiama?"

"Speranza"

"Mi prendi per il culo?"

"cosa?"

"No niente. Perchè non sei a scuola oggi?"

"Oggi ginnastica a scuola. Non tengo soldi per pagare ginnastica." Dice guardando per terra...


E DA QUEL GIORNO IN POI HO GUARDATO NEGLI OCCHI L'AFRICA, COSCENTE CHE Lì, IN GUINEA BISSAU, "SPERANZA" E' SOPRATTUTTO IL CANE DI DOMINGOS"

5 commenti:

  1. Come sempre emozionante..... GRAZIE!

    RispondiElimina
  2. Un giorno da piccolo conobbi una bambina di nome "Speranza". Oggi è parecchio brutta e questo credo sia un insegnamento divino di bassissima qualità e pochissimo stile, oltre che senso...ma un giorno da grande conobbi un bambino con un cane di nome speranza...e capii che forse quella bambina così brutta era soltanto la fiducia in me stesso e che potevo ancora sperare...!

    RispondiElimina
  3. Bello, bello... io ho conosciuto una ragazza di nome felicità, ma mi sembrava tutto tranne che felice.

    RispondiElimina
  4. Complimenti. pellissimo post e bellissima chiosa ad effetto.
    Purtroppo tremendamente vera!

    RispondiElimina